Rassegna Stampa Quotidiani
Sorteggio playoff Mondiali, orario e dove vederlo in chiaro: le possibili avversarie dell'Italia
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Spareggi, ci risiamo. Per la terza volta di fila l'Italia è costretta a passare dai playoff per ottenere il pass per i Mondiali 2026 e non è senza...

La separazione, la depressione (non diagnosticata), l'odio verso l'ex: il buco nero che ha inghiottito Najoua Minniti, la madre che ha ucciso il figlio a Calimera
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Najoua Minniti ha ucciso il figlio di 8 anni, Elia Perrone, e si è tolta la vita. Una tragedia annunciata, almeno secondo quanto raccontato dal padre del bimbo, Fabio Perrone. Una storia...

Eros Ramazzotti: «I tour sono meglio della droga. Non cerco successo per farmi bello. Sanremo? Ci vado... se Carlo Conti mi invita»
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Si va e si torna. Ci sono artisti che sembrano appartenere a un?epoca e invece quell?epoca continuano a trascinarla nel presente, generazione dopo generazione. Eros Ramazzotti è...

Smartphone ai figli mai prima dei 13 anni, l'allarme dei pediatri: «Ritardare il più possibile anche i social»
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Dovrebbero giocare, fare nuove amicizie e trascorrere le giornate all?aria aperta. E soprattutto dovrebbero restare lontani dallo smartphone almeno fino a 13 anni: il limite...

Pensioni di dicembre, gli importi più alti per tredicesima e bonus: ecco quando arrivano i pagamenti
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Dicembre si conferma il mese più atteso per i pensionati: insieme al rateo ordinario arrivano tredicesima, quattordicesima per chi ne ha diritto, il bonus di 154,94 euro e lo stop alle...

Angela Finocchiaro compie 70 anni. La carriera, la polemica in tv, l'amicizia con Stefano Benni, il tumore: «Mi controllavo ogni anno. La parte più subdola? Dopo l'operazione»
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Angela Finocchiaro compie oggi, 20 novembre, 70 anni. Un traguardo importante per una delle attrici più amate e riconoscibili che negli anni ha saputo reinventarsi e fare della sua...

Oroscopo venerdì 21 novembre 2025: Sagittario progetta, Cancro intuitivo, armonia per il Toro. Gemelli? Ritrova la serenità
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

L'oroscopo di venerdì 21 novembre 2025. Il Sole splende in Scorpione insieme a Venere e Mercurio Retrogrado. Luna e Marte sono in Sagittario. Giove è retrogrado in...

Damiano Gavino, il successo con "Un Professore", la musica e i momenti bui: «Avevo atteggiamenti ossessivo-compulsivi, recitare mi ha aiutato»
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Da giovedì 20 novembre 2025, in prima serata su Rai 1, torna l'attesa terza stagione di "Un Professore". Tra i protagonisti ? oltre a Alessandro Gassmann, Claudia...

Black Friday, quando inizia? La guida completa per risparmiare (sul serio) evitando le "trappole": i suggerimenti pratici
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

Arriva il Black Friday, quel momento dell'anno in cui i negozi - sia online che fisici - si trasformano in un'arena in cui si combatte per aggiudicarsi lo sconto più folle. Ma tra...

«A 14 anni dall'Africa all'Italia. Tra deserto e mare, ho temuto di non farcela: furti, violenze, caldo e morti. Ho resistito, per il futuro mio e della mia famiglia»
2 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 04:00

«Cosa mi manca dell'Africa? La mia famiglia. E quando, dopo la scuola, raccoglievo e mangiavo con i miei amici i frutti che crescevano spontaneamente lungo la strada del ritorno. Ma...

Lettera a un amico perduto tra trame, silenzi e nostalgie
5 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 03:57

Questa è la supplica diretta a un vero amico col quale passammo giornate, settimane, mesi e anni di autentica fratellanza, di somiglianza di pensiero, di comuni frequentazioni e perfino di un viaggio in macchina, effettuato una notte da Roma a Milano per fare, lui, una sorpresa alla sua bella, io, per presentarmi con un mazzo di fiori alla bella mia, che scendeva ignara dal finecorsa del Roma- Milano. Ricordi? Fu una volata fino all’alba, l’ho tuttora nel cuore. Intervennero poi difficoltà, tra noi, incomprensioni cui non riesco più a ritenere estranei i Licio Gelli, i Servizi deviati, qualche mano nera, chissà. Trame losche contro un’amicizia granitica e democratica. Ora mi spiace. Troppo tardi, dirai tu. E hai ragione, lo capisco. Ma in ricordo di un’antica confidenza, mi permetto di rivolgerti un appello vitale: “Caro Gad, amico mio, sapevo bene che non ti avrei letto più sul Fatto, il giornale del cuore.  Ma da nessuna parte, questo è troppo. Scrivi, aiutami. Senza poter rispondere alle cazzate tue, le mie languono”.

Travolti dal caso Quirinale: quando il dibattito politico diventa un tiro al bersaglio
23 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 03:39

Mi è successo nel mio piccolo come a Gratteri – che saluto cordialmente: un amico affidabile mi ha chiamato per chiedermi se avevo visto il tg della 7, e “8 e mezzo” di martedì, e siccome no, mi ha raccomandato di guardarli. L’ho appena fatto. Dunque: Mentana apre il tg sottolineando energicamente la colluttazione fra Bignami e governo da una parte e Garofani e Quirinale dall’altra. E insistendo con forza sulla relazione col giorno prima, cioè la riunione del Consiglio Supremo di Difesa – di cui Garofani è segretario – dalla quale era uscita una rivendicazione nettissima della condanna della Russia per l’aggressione all’Ucraina e del sostegno italiano alla difesa armata del paese aggredito. L’interpretazione vigorosa del tg vede nella sortita del quotidiano La Verità e in Bignami che le ha fatto trombetta il proposito di indebolire, se non sabotare, l’apparente saldissima unità di Presidenza della Repubblica e Presidenza del Consiglio, Meloni e Crosetto, del giorno prima.   Finisce il tg, e “8 e mezzo” intitola battaglieramente la puntata: “La destra della Meloni all’attacco del Quirinale”, che è l’esatto rovesciamento della provocatoria tesi sul Quirinale all’attacco della destra. Interlocutori: Lina Palmerini, Bocchino e Travaglio, che è il primo interpellato. Interpellare Travaglio su un tale tema è come uscire di casa senza ombrello nel giorno del diluvio. Le prime pagine del Fatto quotidiano sono le più simili a quelle della Verità, come il sempre più compianto Massimo Bordin non si stancava di segnalare. In particolare, l’avversione ostentata al presidente Mattarella è un vanto di Travaglio, appena un po’ meno di quelle di Belpietro e di Zakharova, e si esalta quando è in ballo la questione russo-ucraina. Infatti Travaglio si affretta a ripetere tal quale la versione della Verità e di Bignami, a malincuore epurata dal complotto golpista: il consigliere Garofani dovrebbe parlare (a quell’ora l’aveva già fatto) e soprattutto dovrebbe dimettersi. A Bocchino non resta che confermare. Palmerini spiega pazientemente come l’intero affare montato da Verità e Bignami e soci sia ridicolo – così, più misuratamente, l’aveva definito il Quirinale. Gruber chiede retoricamente a Travaglio perché Meloni abbia bisogno di evocare e additare sempre nuovi nemici, mestiere di cui Travaglio è capomastro. Gruber propone a Travaglio altri interrogativi tremendi – “i magistrati possono parlare o dovrebbero stare zitti?” – finché anche lei accenna alla falsa citazione di Falcone da parte di Gratteri: “Ti senti chiamato in causa?…”. Lui si è già scusato, dice, e del resto le frasi false in realtà erano vere, dice.   Io non ho un archivio. Ma basta chiedere alla rete. “Mattarella è la quintessenza dell’ipocrisia occidentale e della doppia morale per cui l’aggressore è cattivo soltanto quando è nemico, quando è alleato si parla d’altro” (giugno 2025). “Penso che Mattarella sia riuscito nella difficile impresa di dare ragione alla portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova” (febbraio 2025). Continuate voi.   Il fatto è che sia gli attacchi a Mattarella che le arringhe per Putin e contro l’Ucraina sono il ritornello di Travaglio ospite – maleducato, invadente – di Gruber. E tanto più di Travaglio padrone del Fatto, al quale appunto ha già consegnato l’editoriale che ribadisce. Mattarella pronuncia parole sante contro la guerra, se non fosse che era vicepresidente del governo che nel 1999 bombardò la Serbia, “e fornì a Putin un bel precedente per fare lo stesso in Crimea”, povero Putin. Dunque “la Norimberga che Mattarella reclama” dovrebbe valere anche per lui stesso.  Lunedì Mattarella “ha riunito il Consiglio supremo di difesa, che è entrato a piedi giunti in una decisione che spetta al Parlamento”, questo fuorilegge. Segue la tiritera sugli aiuti a Kyiv “che finiscono nel cesso (d’oro)”, sui “danni all’economia Ue”, sulle “balle raccontate sulle cause della guerra”… Quanto a Garofani, “ha solo due strade: o smentisce, o si dimette”. Quel che vuol dire essere in linea.

Il poco credibile "al lupo al lupo" di Lepore
50 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 03:12

Se il sindaco di Bologna Matteo Lepore non avesse esposto dalla finestra di Palazzo d’Accursio la bandiera palestinese, la stessa sventolata dalle motorette di Hamas il 7 ottobre (poi espose anche quella di Israele, obtorto collo, avrebbe preferito farlo “quando si fermeranno le bombe sui campi profughi e sui civili inermi”, non quando sarebbero usciti gli ostaggi dai tunnel). Se non avesse conferito la cittadinanza onoraria alla special rapporteur filo Hamas, la donna che offese Liliana Segre e, si parva licet, persino il suo collega di Reggio Emilia. Se in passato non avesse sempre vellicato i centri sociali, oggi protagonisti del clima violento contro Israele nelle manifestazioni e all’università. Se insomma il sindaco Lepore si fosse comportato  con maggiore equilibrio in passato oggi i suoi allarmi per la partita di basket tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv di venerdì – “non ci sono le condizioni di ordine pubblico” – per via delle minacciate violenze dei proPal, e le lagne contro il ministro Piantedosi, che gli ha ributtato la palla della responsabilità, “il sindaco potrebbe anche vietarla, non è privo di poteri”, sarebbero più credibili. Invece, dopo i passati boicottaggi del Pd contro le partite di Israele, ora il sindaco di Bologna la butta sulla sicurezza. Male.

Schlein, più di Meloni, dovrebbe chiedere chiarimenti a Garofani
55 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 03:07

Al direttore - Garofani: “Eravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo. Son rimasto io da solo al bar”. Roberto Alatri Chiudete gli occhi un attimo e pensate se il consigliere pescato in un bar a parlare male di una coalizione fosse stato nella squadra di un presidente del Senato di destra. Pensateci un istante e pensate se le reazioni di destra e sinistra sarebbero state le stesse di oggi. Un ultimo appunto. Se davvero le parole di Garofani devono essere prese sul serio, più che la prova di un complotto al Quirinale (ridicolo) sono la prova della presenza di un consigliere quirinalizio che vede un’alternativa così debole da non avere alcuna speranza di poter battere politicamente chi oggi governa. A chiedere chiarimenti, forse, prima ancora di Meloni, dovrebbe essere Elly Schlein.       Al direttore - A proposito dell’emendamento alla manovra riguardante le riserve auree, va osservato che nessuno dubita che queste siano detenute e gestite dalla Banca d’Italia, nell’ambito dell’Eurosistema, nell’interesse dello stato. Ma è molto discutibile, e a mio parere infondato, che esse, iscritte nel bilancio della Banca e destinate a contribuire alla stabilità della moneta e all’esercizio della politica monetaria, siano proprietà dello stato o, come afferma l’emendamento, “appartengano” allo stato. D’altro canto, inserire nella legge di Bilancio una mera affermazione o è inutile o vuole lasciare intendere un utilizzo “pro futuro” per la funzione tipica del bilancio, cioè prevedere spese ed entrate. In entrambi i casi si dà un segnale distorto o grave e si alimenta la tesi di chi dice “post hoc, ergo propter hoc”, dopo l’audizione di Bankitalia sulla manovra, criticata ma non letta, perché diversamente non sarebbe stata criticata, ecco la risposta. Ma non vi è bisogno di sostenere questa meccanica causalità. Bastano e avanzano l’inesplicabilità dell’emendamento oppure la sicura ma preoccupante sua esplicabilità. Con i migliori saluti. Angelo De Mattia     Al direttore - “Restare”, qualche volta, è più difficile che “arrivare”.  Quando nell’aprile del 2019 Torino si aggiudicò l’organizzazione delle Atp Finals, battendo a sorpresa la concorrenza di capitali come Londra e Tokyo, in pochi credevano nel potenziale della nostra città. Per Torino le Atp Finals sono esattamente questo: una scommessa strategica per il futuro della città. Una scelta che oggi merita coraggio, visione e responsabilità.  L’edizione appena conclusa consegna ancora una volta l’immagine di una Torino pienamente all’altezza di una manifestazione globale. Torino e il Piemonte hanno lavorato tanto e bene, specialmente nelle complesse edizioni segnate dalla pandemia, dimostrando efficienza organizzativa, qualità nell’accoglienza dei turisti e una straordinaria capacità di offrire al mondo un’immagine moderna, dinamica, europea.  Parte del merito è delle istituzioni, che hanno saputo unire le migliori energie della città per un obiettivo che fa bene a tutti: quasi 230 mila presenze e un impatto economico record che sfiora i 600 milioni – 99 dei quali solo di indotto generato. Senza dimenticare le ricadute sportive: in città nel giro di una settimana si giocano partite che potrebbero essere tutte finalissime, attirando letteralmente gli occhi del mondo su Torino. Come certificato da Fitp, il risvolto sociale del torneo ha generato un impatto pari a 386 milioni e le ricadute più importanti sono sulla pratica sportiva. In Piemonte, dalla prima edizione, si è registrato un notevole aumento di circoli affiliati e scuole tennis. E’ un momento straordinario per tutto il movimento del tennis italiano. Nelle imprese di Sinner rivedo ciò che Alberto Tomba ha fatto con lo sci: tutto il paese si appassiona e si ferma a guardarlo. E sullo sfondo di questo entusiasmo c’è Torino. Dare continuità a questo percorso vincente è doveroso. Perché la continuità è un valore: garantisce stabilità, riduce i rischi e massimizza gli investimenti di questi anni. Spostare l’evento significherebbe interrompere un ciclo virtuoso ancora in piena crescita. Puntare su Torino significa consolidare la città come piattaforma europea capace di attrarre turismo qualificato, imprese, investimenti e grandi eventi. Ma significa anche scegliere una politica industriale, culturale e turistica capace davvero di guardare lontano; poiché fondata su un modello vincente di collaborazione tra pubblico e privato.  Sarebbe un errore trasformare questa partita, che appartiene all’intero paese, in una questione di campanile. Torino ha dimostrato una sintonia naturale con il torneo, con questo sport e con i valori che rappresenta. Anche Sinner, Alcaraz e gli altri campioni lo hanno fatto capire chiaramente. Ora non resta che raccogliere i frutti di una semina paziente e lungimirante. Non perdiamo questa occasione. Paolo Damilano Dove si firma?

Elia strangolato dalla madre, un altro dramma annunciato. Lei disse all’ex: “Me lo porto via”
57 minuti fa | Gio 20 Nov 2025 03:05

Esposti ai servizi sociali, denunce sul mancato rispetto dell’affido: c’è tutto questo prima della tragedia dell’omicidio-suicidio avvenuta in Salento

C’è una donna tra i due amministratori del profilo “Mia Moglie”
1 ora fa | Gio 20 Nov 2025 02:27

Secondo gli accertamenti, la pagina era gestita da una donna insieme a un uomo. Nel gruppo venivano pubblicate foto e video delle partner da parte di mariti, fidanzati o compagni, spesso senza che le dirette interessate ne fossero a conoscenza, alimentando una community con migliaia di commenti

McTominay e la Scozia: un'idea di Mou
1 ora fa | Gio 20 Nov 2025 02:03

Lo Special One era l’allenatore dello United: ecco perché se il calciatore non gioca con l’Inghilterra lo si deve anche un po’ a lui

L’orco è dentro casa: stuprava la figlioletta, condannato a 9 anni
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 02:00

Solo maggiorenne la ragazzina ha trovato il coraggio per denunciare un’infanzia di soprusi da chi avrebbe dovuto proteggerla

La Ferrari fa (ancora) scuola, un polo da sogno entro il 2029: “Seguiamo l’esempio del Drake”
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:50

Presentato ’M-Tech Alfredo Ferrari’, che vedrà la luce a Maranello nell’anno del centenario della scuderia. Sarà anche la nuova sede dell’istituto pubblico donato dal fondatore del Cavallino: un legame che ritorna

Da Lucio e la prima stella Michelin. Chef Ticchi, la rivoluzione del pesce: “In cucina mi guida la passione”
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:35

Da Lucio, nel centro di Rimini, conquista la sua prima stella dopo appena sei anni di attività: “La stella è una grande emozione. Con la tecnica della frollatura abbiamo infranto i canoni classici”

Il caso dei cimeli di Mattei: “Sono spariti dal museo”. La nipote sotto indagine
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:30

Alcuni oggetti in mostra ad Acqualagna sarebbero finiti a Matelica. Dopo il processo a Urbino, a Macerata inchiesta per ricettazione di opere d’arte

Domestica infedele nei guai: rubati oltre 100mila euro in casa dell’imprenditore
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:25

Il noto commerciante di casalinghi accantonava denaro per i fornitori. La romena prelevava da armadi, borse e cassetti piccole somme da aprile

Zona rossa e scuole chiuse (in anticipo) a Bologna per Virtus Maccabi Tel Aviv: cosa succede
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:20

In arrivo le ordinanze di Comune e Questura per venerdì. Palazzo d’Accursio sta preparando il piano su mobilità, attività commerciali e cantieri del tram in zona PalaDozza: “Libereremo le aree dei lavori da materiali pericolosi”

Le Cantine Brusa vendute all’asta, aggiudicate per 3 milioni di euro
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:17

Un gruppo del settore vinicolo ha comprato il lotto del complesso situato lungo la via Emilia. Acquistati terreni, fabbricati, silos, impianti e macchinari. Presto un incontro con i sindacati

Pestaggio in strada all’alba: calci e pugni a un 29enne
2 ore fa | Gio 20 Nov 2025 01:15

Il ragazzo aggredito dal branco a due passi dal corso di Civitanova. All’arrivo della polizia la banda è scappata, ma le indagini sono in corso