Rassegna Stampa Quotidiani
Terremoto in Ucraina: si dimette Andriy Yermak, il capo staff di Zelensky sfiorato dallo scandalo corruzione
2 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 19:25

Un altro terremoto scuote i palazzi della politica ucraina. Si è dimesso Andriy Yermak, il capo staff di Volodymyr Zelensky, l’uomo che ha seguito le trattative più delicate con gli Stati uniti. L’inchiesta anticorruzione lo ha sfiorato ed è stato lui nel pomeriggio a dare l’annuncio del passo indietro di Yermak: “Sono grato ad Andriy […] L'articolo Terremoto in Ucraina: si dimette Andriy Yermak, il capo staff di Zelensky sfiorato dallo scandalo corruzione sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Corteo a Milano, la città ostaggio di centri social e pro-Pal, De Corato presenta il conto: la prossima volta gli organizzatori paghino i danni
19 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 19:08

Milano ha vissuto un altro venerdì di passione, bloccata da un corteo che ha unito l’immancabile sciopero generale al fanatismo politico in salsa mediorientale. Come denuncia il deputato di Fratelli d’Italia ed ex vice sindaco, Riccardo De Corato, le vie nevralgiche della città – da Porta Venezia a Lambrate – sono state paralizzate dal consueto […] L'articolo Corteo a Milano, la città ostaggio di centri social e pro-Pal, De Corato presenta il conto: la prossima volta gli organizzatori paghino i danni sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Paris’s Cinémathèque Française closes doors over bedbug infestation
20 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 19:07

Internationally renowned cinema temporarily closes after audience members complained about being bitten The prestigious Cinémathèque Française in Parishas announced a temporary closure due to a bedbug infestation after sightings of the blood-sucking creatures, including during a master class with Hollywood star Sigourney Weaver. The Cinémathèque, an internationally renowned film archive and cinema, said in a statement it would close its four screening halls for a month from Friday. Continue reading...

Britain’s wealthy must shoulder burden of rebuilding ‘creaky’ public services, Rachel Reeves says
26 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 19:01

Exclusive: Chancellor says she made ‘fair and necessary choices’ in budget, and was unwilling to make cuts Britain’s wealthy must shoulder the burden of paying to rebuild the country’s “creaky” public services, Rachel Reeves has said, as she warned Labour MPs that leadership speculation was bad for the country. The chancellor said she had opted to increase taxes by £26bn in this week’s budget to improve schools, hospitals and infrastructure, rejecting calls to “cut our cloth accordingly” after a downgrade in productivity forecasts. Continue reading...

Transfer strategy and Arne Slot reduce Liverpool to ‘Brendan bad’ levels | Andy Hunter
27 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 19:00

Not since 2014 have Liverpool struggled so much, with questions aimed at club directors and the likes of Alexander Isak and Florian Wirtz “Would you say this is Roy bad or Brendan bad?” was one of the more repeatable questions asked in the Anfield press box in between PSV Eindhoven’s third and fourth goals on Wednesday. The correct answer would have been “Don Welsh bad”, given he was the last Liverpool manager to preside over nine defeats in 12 games, back in 1953-54. But the on-the-spot consensus was “Brendan bad” for reasons that may increase anxiety at Fenway Sports Group as the club’s owners desperately await a recovery under Arne Slot. The Roy Hodgson era, airbrushed from history by some at Liverpool, is too low a base for comparisons with a Premier League champion. There are, however, some parallels between the current Liverpool crisis and the final 16 months of Brendan Rodgers’ reign at Anfield. The 2014-15 season was the last time confidence in a Liverpool manager or head coach began to drain. It was also the last time the impressive development of a Liverpool team – one that went agonisingly close to an unexpected title triumph in Rodgers’ case – not only came to an abrupt halt but veered into a steep decline with several new signings on board. FSG must hope the comparisons go no further, because that decline was precipitated by self-sabotage in the summer transfer window of 2014 and there is no conclusive evidence so far that it has avoided an expensive repeat in 2025. Continue reading...

La Francia ne fa una giusta: stop Mercosur
28 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 19:00

L’Assemblea nazionale transalpina boccia all’unanimità l’accordo di libero scambio tra Ue e Sudamerica che nuoce agli agricoltori. Spaccatura nell’Unione e pressing della Commissione in vista della ratifica entro Natale. L’Italia, per una volta, può seguire Parigi. Ogni giorno per Ursula von der Leyen ha la sua croce. Ieri non è stato il Parlamento europeo, che due giorni fa l’ha di fatto messa in minoranza, a darle un dispiacere, ma quello francese. L’Assemblée national ha votato praticamente all’unanimità una mozione che impegna il governo a bloccare qualsiasi trattativa sul Mercosur. Questa presa di posizione ha una tripla valenza: è contro Emmanuel Macron, che pur di salvare la faccia essendosi intestato «i volenterosi», deve farsi vedere ipereuropeista e dopo anni e anni di netta opposizione francese al trattato commerciale con Argentina, Brasile, Paraguay , Uruguay, Bolivia, Cile, Perù, Colombia, Ecuador, ha sostenuto che Parigi era pronta a dare il via libera; è un voto contro l’Europa dove già i Verdi all’Eurocamera si sono schierati apertamente per bloccare l’intesa al punto da inviare l’accordo al giudizio della Corte di giustizia europea; è un voto a salvaguardia degli interessi nazionali transalpini a cominciare da quelli degli agricoltori e delle piccole imprese. Continua a leggere

Tre architetti e un lutto unito. Le storie di Morabito, Stern e Prati
33 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:55

La morte, ieri, ha accomunato tre architetti praticamente coetanei che, per quanto diversi per estrazione e per carattere, erano tutti legati alla stagione dell’architettura disegnata. Giovanni Morabito – per tutti Nanni - era nato a Palmi, in Calabria, nel 1938, paese di Leonida Repaci, e dopo il liceo affrontato con Nino Marazzitta come compagno di banco, si era iscritto nella migliore facoltà di ingegneria italiana dell’epoca, quella di Napoli, dove si laureò nel 1962 stringendo amicizia con Angelo Di Tommaso, autore del manuale di statica fra i più diffusi. Dopo un master a Londra con il guru Zygmunt Makowski e varie avventure professionali a Firenze, si è stabilito a Roma associandosi allo studio di Costantino Dardi che proveniva da Venezia: un sodalizio non lungo, ma che lasciò il segno nell’uso della geometria lecorbusieriana dalle lunghe ombre come matrice progettuale in molti progetti di allora come le due ville estive a Palmi o i licei di Locri e Taurianova e poi successivi, ad esempio i progetti sviluppati a Pesaro sotto l’egida di Carlo Aymonino che era stato mentore dello stesso Dardi. Vulcanico e simpaticissimo, Morabito non è mai stato comunista come loro, bensì socialista come Giacomo Mancini e tanti altri – troppo spesso infatti ci si dimentica che le giunte rosse non potevano stare in piedi senza PSI. Perciò nel 1970 si prese la laurea anche in architettura con relatore Carlo Scarpa, che era stato socialista anche lui, all’IUAV dove pure insegnò tecnologia per poi passare alle facoltà di Reggio Calabria e infine La Sapienza. Il suo insegnamento non è mai stato tecnocratico ma scientificamente erudito, pronto a integrare la tecnica al progetto e viceversa, nonostante i pressanti condizionamenti industriali e ambientali tema di cui è stato un pioniere. Dopodiché ha costruito ospedali e viadotti, restaurato la casa di Rossini a Pesaro e poi chiese, castelli, mercati in tutta Italia, rifugiandosi d’estate alla “Contura”, casa fra gli ulivi della Costa Viola, dove insieme con la moglie Valeria Vocaturo ospitavano tanti amici come Massimo Dolcini o Mario Marenco, applicando le sue tecniche alla cucina mediterranea cioè il contrario del significato di murābiṭ - eremita astemio. Nacque invece a Flatbush, Brooklyn, nel 1939 Robert Arthur Morton Stern, da una famiglia ebraica caduta in disgrazia costringendo al madre ad andare a lavorare in un grande magazzino per crescere il piccolo Bob. La sua passione per l’architettura newyorchese a cavallo tra ‘800 e ‘900 nacque allora. Dall’aria furbetta fin da piccolo, fu rifiutato da Harvard ma riuscì comunque a studiare a Columbia e infine a Yale di cui in seguito sarà a lungo direttore, incontrando grandi personalità come Vincent Scully, Paul Rudolph e soprattutto Philip Johnson, il re di Manhattan. Una magnifica foto ritrae il venticinquenne Stern, unico etero non wasp, in compagnia di Andy Wharol e il suo compagno David Withney e altri all’interno della Glass House a New Canaan. Grazie a Johnson, Stern ottenne i primi incarichi di curatore, mentre grazie al matrimonio con Lynn Gimbel Solinger (figlia di un proprietario di grandi mgazzini nonché presidente del Withney Museum) molti incarichi professionali. Dal 1969 lo studio RAMSA (Robert A.M. Stern Architects) è arrivato ad avere circa trecento dipendenti, realizzando un numero incalcolabile di ville di campagna, musei, hotel, yacht club, oggetti di design e grattacieli per l’alta borghesia statunitense, tutti in uno stile not too modern o meglio postmoderno scimmiottando Venturi&Scott Brown, spaziando dallo shingle style ottocentesco all’Italia che aveva visitato più volte: il George W. Bush Presidential Center a Dallas del 2013 è un plagio romano di Piacentini o quantomeno di Aschieri, mentre la torre a Madison Avenue, una delle tante per cui è stato definito da Vanity Fair “The King of Central Park West”, è un pastiche di déco e neoclassicismo milanese Ponti-Muzio-Portaluppi specie negli interni. Infine Franz Prati, nato a Domodossola nel 1944, si era laureato all’Iuav nel 1969 collaborando poi con Dardi e occasionalmente anche con Morabito, dopo il suo trasferimento a Roma dove pure ha insegnato oltre che a Bari e Genova. La sua stella polare è stata Piranesi, veneziano-romano, ma soprattutto il suo modo di disegnare “col sporcar se trova”, motto scritto a latere di una sua tavola. Un segno molto carnale, affine alla scuola romana, che ha trovato un’applicazione naturale in molte scenografie teatrali realizzate per Luca Ronconi e Pierluigi Pizzi. Di lui nel 2002 Paolo Portoghesi ha scritto “Franz Prati mette in scena nei suoi disegni affascinanti una sorta di dramma dell’architettura italiana del ‘900 creando una città onirica di impressionante densità in cui vengono a collidere, si intrecciano, si sovrappongono immagini che in modo originale si riallacciano alle opere di maestri celebri o dimenticati. Nel progetto questa bufera di immagini si placa in meditate immagini prospettiche, suggerendo spazi collettivi di grande respiro, piazze italiane non proiettate nell’orizzonte metafisico dechirichiano, ma su un orizzonte materico in cui luce, ombra, colore, segno si mescolano in un impasto saturo e caldo vicino alla fusione”. Tutti e tre lasciano un figlio maschio che più o meno continua a seguire le orme del padre, rispettivamente Francesco, Nicholas e Carlo. I funerali si svolgeranno domattina contemporaneamente, Prati a Santa Maria in Montesanto e Morabito a San Gioacchino.

Cosa significa lo stop di Trump all'immigrazione dai "paesi del Terzo mondo"
36 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:52

Come prevedibile, la sparatoria che nella giornata di mercoledì scorso ha portato all’uccisione e al ferimento grave di due reclute della Guardia Nazionale a Washington D.C. da parte di un rifugiato afghano ha portato Donald Trump a restringere ulteriormente le maglie dell’immigrazione. Come sempre usa un linguaggio contraddittorio in un luogo tutt’altro che istituzionale, ovvero la sua pagina personale su Truth Social dove ha annunciato “una pausa permanente” dell’immigrazione dai “paesi del Terzo mondo”. In una lunga tirata dove ha tempo anche di insultare il governatore del Minnesota Tim Walz, già candidato alla vicepresidenza lo scorso anno, e la deputata di origini somale Ilhan Omar “probabilmente in modo illegale”, entrambi responsabili delle “gang somale” che, secondo il presidente, avrebbero preso il controllo delle città dello stato confinante. Immigrazione che, secondo lui, sarebbe responsabile anche “delle scuole cadenti”. La legge nel mirino è quella del 1965, l’Immigration and Nationality Act, voluta inizialmente dal presidente Kennedy nel 1963 in ossequio a una promessa elettorale e approvata due anni più tardi da Lyndon Johnson. Ovviamente le premesse, nemmeno a dirlo, sono false.   Le gang non stanno mettendo a ferro e fuoco i centri urbani del Minnesota, ma è comunque sufficiente come motivazione per appagare la sua base, in linea con la bufala dei migranti haitiani “che mangiano cani e gatti” diffusa durante la campagna elettorale dello scorso anno. In attesa di cambiare la legge, processo per cui la seconda Amministrazione Trump mostra poco interesse in generale, preferendo l’uso di decreti esecutivi che spesso vengono annullati qualche tempo dopo da un giudice federale, il direttore dello U.S. Citizenship & Immigration Service (Uscis) Joseph Edlow ha detto giovedì che ci sarà “un attento e rigoroso riesame” di ogni possessore di Green Card proveniente da “ogni paese che causi preoccupazione”. Edlow ha chiarito in una nota che le nazioni coinvolte sono quelle già inquadrate nella proclamazione presidenziale dello scorso 4 giugno intitolata “Restrizione dell’ingresso per gli stranieri per proteggere gli Stati Uniti dai terroristi”. La chiusura sarà totale per l’Afghanistan, la Birmania, il Ciad, la Repubblica del Congo, la Guinea Equatoriale, l’Eritrea, Haiti, l’Iran, il Sudan, lo Yemen e ovviamente la già citata Somalia. Ci sono restrizioni parziali anche per le persone provenienti dal Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela. Il capo dell’Uscis ha poi specificato su X che “il popolo americano non pagherà il prezzo delle scriteriate politiche di ricollocamento della precedente Amministrazione”. Insomma, ancora una volta, tutta colpa di Biden.   La soluzione viene citata in fondo al post di Trump e suona molto familiare alle destre estreme europee: remigrazione. Già adesso è attivo un programma di “deportazione volontaria” che prevede un viaggio di sola andata gratuito e un bonus di uscita di mille dollari. Di sicuro l’uso del termine serve anche come “virtue signaling” a una base che nelle scorse settimane si è divisa sulla politica estera e sul sostegno a Israele in modo piuttosto veemente. Infine, data la nazionalità dell’attentatore di Washington, termina all’istante il programma di sostegno ai collaboratori delle forze armate americane durante il ventennio di occupazione dell’Afghanistan, ultima pugnalata alle spalle per chi era già stato abbandonato durante gli accordi presi con i talebani durante la prima amministrazione di Donald Trump e il ritiro precipitoso avvenuto durante il primo anno di presidenza di Joe Biden. Non è chiaro quante siano le persone coinvolte né forse l’Uscis ne ha piena contezza. Però queste nuove chiusure non ricordano solo le politiche d’ingresso degli anni ’20 del Novecento, dove venivano privilegiati i migranti dal Nord Europa, ma anche una legge che proibiva l’ingresso di tutti i cittadini cinesi, il Chinese Exclusion Act, avvenuto durante la Gilded Age, un periodo che Trump ha già descritto in passato come ideale, fatto di razzismo sistemico con la segregazione negli Stati del Sud e un potere indiscriminato della classe dei “baroni” dell’industria. L'america “Great Again” che lui immagina quindi dovrà allontanare milioni di persone. E questo già era noto da gennaio.

Orban a Mosca, Putin apre al vertice Usa-Russia a Budapest. Merz: “Il premier ungherese non gioca nella nazionale Ue”
39 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:48

Per la seconda volta dall’anno scorso, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino, un ulteriore affronto agli sforzi per isolare Mosca messi in campo dal resto dell’Unione europea, soprattutto perché il presidente russo ha accettato la proposta di Orbán di incontrare gli Stati Uniti a Budapest per […] L'articolo Orban a Mosca, Putin apre al vertice Usa-Russia a Budapest. Merz: “Il premier ungherese non gioca nella nazionale Ue” proviene da Il Fatto Quotidiano.

The week around the world in 20 pictures
41 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:46

The Hong Kong tower block fire, Russian drone strikes in Kharkiv, floods in Thailand and Macy’s Thanksgiving Day Parade in New York: the past seven days as captured by the world’s leading photojournalists Continue reading...

Putin definisce Orbán “la voce ragionevole” dell’Ue e lavora con lui per spezzare l’unità degli alleati di Kyiv
56 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:32

Questi dieci giorni di caos diplomatico, di piani di pace paralleli e non condivisi tra le parti, di scontri dentro l’Amministrazione americana, di scorno europeo, di fitte trame tra russi e americ... Contenuto a pagamento - Accedi al sito per abbonarti

The Guardian view on Ukraine peace talks: Putin is taking Trump for another ride on the Kremlin carousel | Editorial
57 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:30

Russia’s president is only interested in a deal on Moscow’s terms. Equipping Kyiv with the resources to fight on is the quickest route to a just settlement As Donald Trump’s Thanksgiving Day deadline for a Ukraine peace agreement came and went this week, the Russia expert Mark Galeotti pointed to a telling indicator of how the Kremlin is treating the latest flurry of White House diplomacy. In the government paper Rossiyskaya Gazeta, a foreign policy scholar close to Vladimir Putin’s regime bluntly observed: “As long as hostilities continue, leverage remains. As soon as they cease, Russia finds itself alone (we harbour no illusions) in the face of coordinated political and diplomatic pressure.” Mr Putin has no interest in a ceasefire followed by talks where Ukraine’s rights as a sovereign nation would be defended and reasserted. He seeks the capitulation and reabsorption of Russia’s neighbour into Moscow’s orbit. Whether that is achieved through battlefield attrition, or through a Trump-backed deal imposed on Ukraine, is a matter of relative indifference. On Thursday, the Russian president reiterated his demand that Ukraine surrender further territory in its east, adding that the alternative would be to lose it through “force of arms”. Once again, he described Volodymyr Zelenskyy’s government as “illegitimate”, and questioned the legally binding nature of any future agreement. Do you have an opinion on the issues raised in this article? If you would like to submit a response of up to 300 words by email to be considered for publication in our letters section, please click here. Continue reading...

Cucina italiana: «Il cibo è espressione culturale e identitaria»
58 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:30

Lo ha dichiarato Alfonso Santagata, Manager di Enit-Italian National Tourist Board Brussels, durante l'evento sulla settimana della Cucina italiana nel mondo. Continua a leggere

«Stranger Things 5», tra nostalgia e oscurità: l’ultima battaglia per Hawkins
58 minuti fa | Ven 28 Nov 2025 18:30

L’ultima stagione di Stranger Things intreccia nostalgia anni Ottanta e toni più cupi: Hawkins è militarizzata, il Sottosopra invade la realtà e Vecna tiene la città in ostaggio. Solo ritrovando lo spirito dell’infanzia il gruppo può tentare l’ultima sfida. C'è un che di dissonante, nelle prime immagini di Stranger Things 5: i sorrisi dei ragazzi, quei Goonies del nuovo millennio, la loro leggerezza, nel contrasto aperto con la militarizzazione della cittadina che hanno sempre considerato casa. Il volume finale della serie Netflix, in arrivo sulla piattaforma giovedì 27 novembre, sembra aver voluto tener fede allo spirito iniziale, alla magia degli anni Ottanta, alla nostalgia sottile per un'epoca ormai persa, per l'ottimismo e il pensiero positivo. Continua a leggere

The Guardian view on Turner and Constable: radical in different ways | Editorial
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:25

Capturing the changing landscapes of the 18th century, the rivals transformed British art. The climate emergency gives new urgency to their work JMW Turner appears on £20 notes and gives his name to Britain’s most avant garde contemporary art prize. John Constable’s work adorns countless mugs and jigsaws. Both are emblematic English artists, but in the popular imagination, Turner is perceived as daring and dazzling, Constable as nice but a little bit dull. In a Radio 4 poll to find the nation’s favourite painting, Turner’s The Fighting Temeraire – which even features in the James Bond film Skyfall – won. Constable’s The Hay Wain came second. Born only a year later, Constable was always playing catch-up: Turner became a member of the Royal Academy at 27, while Constable had to wait until he was 52. To mark the 250th anniversary of their births, Tate Britain is putting on the first major exhibition to display the two titans head to head. Shakespeare and Marlowe, Mozart and Salieri, Van Gogh and Gauguin – creative rivalries are the stuff of biopics. Mike Leigh’s 2014 film shows Turner (Timothy Spall) adding a touch of red to his seascape Helvoetsluys to upstage Constable’s The Opening of Waterloo Bridge at the Royal Academy Summer Exhibition of 1832. Critics delighted in dubbing them “Fire and Water”. The enthralling new Tate show is billed as a battle of rivals, but it also tells another story. Constable’s paintings might not have the exciting steam trains, boats and burning Houses of Parliament of Turner’s, but they were radical too. Continue reading...

Se perdiamo l’unità tra di noi, rischiamo di perdere tutto, dice Zelensky
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:22

Traduciamo il discorso alla nazione pronunciato oggi dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Cari ucraini, in questi ultimi giorni ho avuto quasi venti colloqui con i nostri alleati, e ognuno di loro mi ha detto la stessa cosa: sono colpiti da come l’Ucraina resiste sotto la pressione, continua a combattere per ottenere la pace per il proprio popolo e, in verità, per tutti in Europa. Il presidente finlandese mi ha aggiornato su ciò che la Russia ha comunicato, sia formalmente sia informalmente, e sulle condizioni che sta avanzando. Ora ci stiamo preparando a un incontro con la parte americana, per discutere i passi necessari a rendere la pace una realtà. E per garantirci una pace dignitosa. E quando tutta l’attenzione è concentrata sulla diplomazia e sulla difesa nel pieno di questa guerra, abbiamo bisogno di forza interna. La nostra forza interna è il fondamento della nostra unità verso l’esterno e delle nostre relazioni con il mondo. E perché questa forza interna esista, non devono esserci ragioni per distrarsi da ciò che conta: difendere l’Ucraina. Voglio che nessuno abbia dubbi sul nostro paese. Per questo, oggi annuncio una serie di decisioni interne. Primo. Ci sarà un rinnovamento dell’Ufficio del presidente. Il capo dell’Ufficio, Andriy Yermak, ha presentato le sue dimissioni. Gli sono grato per aver sempre rappresentato la posizione dell’Ucraina nel negoziato nel modo in cui doveva essere rappresentata: una posizione patriottica. Ma voglio eliminare ogni pettegolezzo e speculazione. Per quanto riguarda il nuovo capo dell’Ufficio, domani terrò consultazioni con le persone che potrebbero assumere questo incarico. (...) Quando tutti noi affrontiamo una sfida esterna come la guerra, dobbiamo essere forti anche all’interno. Il cento per cento della nostra forza deve essere concentrato esclusivamente sulla difesa dell’Ucraina. Tutti devono agire così – nell’interesse dello stato – e difendere il nostro stato. Questo principio rimane immutato. Gli incontri con la delegazione americana si terranno molto presto. Secondo. Il governo dell’Ucraina. Mi aspetto che il primo ministro Yuliia Svyrydenko, insieme ai parlamentari, attraverso il dialogo e l’unità, garantisca tre cose fondamentali. La più importante: l’adozione del bilancio per il 2026, il che significa garantire la capacità del nostro stato di difendersi, finanziare la nostra difesa, provvedere a tutti i pagamenti sociali e mantenere la resilienza di cui abbiamo bisogno. E’ ciò che il popolo si aspetta. (...) Terzo. Ho parlato con il servizio di Sicurezza dell’Ucraina, chiedendo di effettuare una propria valutazione della situazione all’interno del sistema di applicazione della legge e nelle regioni, da cui arriva troppa negatività. E naturalmente, l’esercito. I nostri combattenti sono eroi, stanno distruggendo il nemico, e questo è il fondamento che ci permette di costruire la diplomazia. (...) Ringrazio tutti coloro che difendono l’Ucraina – oggi e sempre. Coloro che garantiscono che la pressione sia esercitata sulla Russia, la causa di questa guerra, e non sul nostro stato, non sul nostro popolo, non sugli ucraini. Gli ucraini devono prevalere. E’ ciò che conta di più. La Russia desidera che l’Ucraina commetta errori. Non ne commetteremo. Il nostro lavoro continua. La nostra lotta continua. Non abbiamo il diritto di fallire, di arretrare o di metterci gli uni contro gli altri. Se perdiamo l’unità, rischiamo di perdere tutto: noi stessi, l’Ucraina e il nostro futuro. Dobbiamo restare uniti. Dobbiamo resistere. Non abbiamo altra scelta. Non avremo un’altra Ucraina. Stiamo difendendo l’Ucraina.

‘The City can’t be taken for granted’: how banks won over Rachel Reeves
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:19

JP Morgan and Goldman Sachs to expand UK presence after sector was spared from higher taxes in budget Over canapés of beef and stilton pie, bone marrow gravy and mushy peas, the financiers at JP Morgan’s New York headquarters held their champagne flutes aloft for a toast: “His majesty the king”. Just days before Rachel Reeves’s budget – amid the chancellor’s efforts to soothe business fears and bond market jitters – Jamie Dimon, the Wall Street banking company’s boss was hosting a birthday celebration for King Charles at it’s new $3bn (£2.3bn) Manhattan headquarters. Continue reading...

Teatro Duse
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:14

Labour MPs to demand more concessions on workers’ rights after government climbdown
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:13

Unhappy MPs will push for stronger protections in other areas, such as bogus self-employment arrangements Labour MPs are preparing to demand further concessions on workers’ rights as the price of accepting ministers’ decision to ditch plans for day-one protection against unfair dismissal. MPs who are unhappy about the move will push for stronger protections in other areas, such as bogus self-employment arrangements, as part of Labour’s “make work pay” agenda. Continue reading...

‘Sexy and a little daring, but never too much’: sheer skirts hit the sweet spot
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:12

If ‘naked dressing’ is a stretch too far, sheer fabrics can provide a real-life friendly compromise Fashion loves nothing more than an extreme trend; one that is difficult to imagine transferring to most people’s everyday lives. See naked dressing, where stars on the red carpet wear transparent and sometimes barely there gowns. This party season, however, there appears to be a real-life friendly compromise. Enter the sheer skirt. Continue reading...

Leverkusen-Dortmund, Schick contro Guirassy: ecco il pronostico
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:10

In Bundesliga si affrontano due formazioni che in Champions hanno messo ko, rispettivamente, Manchester City e Villarreal

Sequestrata e minacciata mentre faceva un servizio sull’Islam: la denuncia della giornalista di Fuori dal Coro
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:09

Trattenuta contro la sua volontà e minacciata in una macelleria halal. È quanto accaduto all’inviata di Fuori dal Coro, Costanza Tosi, a Roubaix, nel Nord della Francia, dove si era recata per realizzare un reportage sulla diffusione dell’Islam nel Paese. A dare notizia del caso è stato Le Figaro, riferendo anche della denuncia sporta dalla […] L'articolo Sequestrata e minacciata mentre faceva un servizio sull’Islam: la denuncia della giornalista di Fuori dal Coro sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Roma choc al liceo: sul muro del bagno, vergata in rosso, appare la “Lista stupri”: nomi e cognomi delle ragazze da violentare
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:04

Un elenco vergato in uno dei bagni maschili, con tanto di nomi e cognomi di una decina di studentesse. E a titolare la lista dell’orrore l’annuncio choc, che arriva come un pugno sferrato nella bocca dello spettacolo: “Lista stupri“. Accade al Liceo Classico Statale Giulio Cesare, nel quartiere Trieste di Roma, dove a due giorni […] L'articolo Roma choc al liceo: sul muro del bagno, vergata in rosso, appare la “Lista stupri”: nomi e cognomi delle ragazze da violentare sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Pronostico Leverkusen-Dortmund, sfida spettacolo tra Schick e Guirassy
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:02

In Bundesliga si affrontano due formazioni che in Champions hanno messo ko, rispettivamente, Manchester City e Villarreal

L'Ungheria rovina la strategia europea contro la Russia
1 ora fa | Ven 28 Nov 2025 18:02

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena"