Il più grande arcipelago del mondo conta 250 milioni di musulmani. Nei Brics dal 2024, è guidato dal vecchio generale Prabowo Subianto che ha attirato il voto dei giovani con i social. Ma l'economia è erosa dall'inflazione, che ha generato proteste di piazza. Economicamente il Paese sta cercando di evitare la totale dipendenza dalla Cina guardando agli Usa ma anche all'Europa. Il francescano Odorico da Pordenone, nel suo viaggio verso la Cina, visitò l'Indonesia. Nella sua Relatio del 1330 un racconto di Sumatra e Giava negli ultimi anni prima dell'islamizzazione. Lo speciale contiene due articoli. Continua a leggere
Lo ha detto l’eurodeputato di Forza Italia a margine della sessione plenaria di Strasburgo. Continua a leggere
Negli emendamenti del governo alla manovra spunta una stretta sugli assegni di anzianità e l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neoassunti. Agevolazioni prorogate per le imprese che investono. E aumentano le risorse per la casa. Cambiano i requisiti per le pensioni anticipate e le norme per l’uso ai fini previdenziali del riscatto della laurea breve. Novità anche per la previdenza complementare, l’iperammortamento triennale, la spesa farmaceutica e il Ponte sullo Stretto. Sono alcune delle misure contenute nel pacchetto di emendamenti da 3,5 miliardi presentato dal governo in commissione Bilancio del Senato. La legge di bilancio è entrata nella fase decisiva. L’esame in aula a Palazzo Madama comincerà lunedì prossimo e andrà avanti il giorno dopo per l’approvazione con il voto di fiducia, come spiegato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Continua a leggere
Il Parlamento dell’Unione si esprime a favore dell’eliminazione della «protezione speciale» per la dem nel caso Qatargate. Si salva invece, come già avvenuto in commissione Juri, l’altra democratica Gualmini. Sulla revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti il capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Nicola Zingaretti ostenta apparente tranquillità: «Sono certo che Alessandra Moretti dimostrerà la sua correttezza e trasparenza rispetto ai fatti contestati. Continuo a pensare che già ora, dopo i chiarimenti prodotti, c’erano tutte le condizioni per tutelare di più le prerogative dei parlamentari ma ora nella fase che si apre ci sarà l’opportunità per verificare la sua estraneità. Intanto ora il suo impegno continuerà nel lavoro parlamentare». Ma la realtà è che la posizione dell’ex governatore del Lazio, numeri alla mano, trova spazio solo tra i dem italiani. E spacca il campo largo, visto che la Moretti non è stata «protetta» dagli alleati del Movimento 5 stelle. A favore della revoca, che si inserisce nel quadro dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate, esplosa a dicembre 2022, hanno infatti votato 497 europarlamentari, mentre 139 hanno votato contro e 15 si sono astenuti. Continua a leggere
Luca Palamara patteggiò un anno a Perugia: oggi la Consulta ha giudicato costituzionale la riforma del reato, dandogli l’assist per chiedere la cancellazione della sentenza. La Corte costituzionale ha stabilito che la riforma attuata dal governo del reato di traffico di influenze illecite è legittima. Con la nuova disciplina, il reato esiste solo se la mediazione è finalizzata alla commissione di un vero e proprio reato da parte di un pubblico ufficiale: non basta più una generica influenza o intermediazione. La Corte costituzionale ha, invece, chiarito che la scelta del legislatore italiano non viola alcun obbligo internazionale e rientra nella sua piena discrezionalità, anche perché in Italia manca una legge sul lobbying capace di distinguere con chiarezza ciò che è lecito da ciò che non lo è. Continua a leggere
Alberto Barachini: no ingerenze da ambasciata russa. Leonardo Maria Del Vecchio mira a Rcs. E meno male che nessuno voleva più i giornali. La cessione di Stampa e Repubblica ai fratelli greci Kyriakou da parte di John Elkann ha improvvisamente acceso i riflettori sulla carta stampata. Leonardo Maria Del Vecchio, la Nem del gruppo veneto Save e il gruppo Caltagirone, almeno secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero pronti a sacrificarsi per mantenere la famosa italianità delle due testate. Intanto, la vicenda si colora di assurdo con la Russia che dice la sua sulla libertà d’informazione in Italia e con il sottosegretario con delega all’editoria, Alberto Barachini, costretto a rintuzzare l’ingerenza di Mosca. Continua a leggere
Quattro collaboratori lasciano Lucio Caracciolo, alludendo a presunte posizioni filorusse dell’analista. Il prof Argentieri parla addirittura di «una nube tossica sull’Ucraina». Ma la rivista ha soltanto riportato la realtà, senza ripetere a pappagallo la propaganda bellicista. La sindrome di Zerocalcare miete vittime a sinistra. Mentre fior di intellettuali si accapigliano sulle sorti della Stampa, ai vertici della prestigiosa rivista Limes si consuma uno psicodramma dei migliori. Alcuni collaboratori piuttosto in vista hanno deciso di mollare la testata di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo accusandola nemmeno troppo dolcemente di putinismo. Federigo Argentieri, professore di scienze politiche e direttore del Guarini Institute for Public Affairs della John Cabot University, Franz Gustincich e Giorgio Arfaras hanno lasciato il comitato editoriale e il consiglio scientifico di Limes, seguiti a stretto giro dal generale Vincenzo Camporini. Continua a leggere
Il premier De Wever snobba le garanzie di Ursula sull’uso dei beni russi. Europa in panne: «Al Consiglio di domani una decisione va presa». I deputati della destra italiana: «La Commissione faccia altre verifiche». L’Ue è finita in stallo sul dossier degli asset di Mosca. Lunedì sera, il Belgio ha respinto la proposta della Commissione europea di un prestito da 210 miliardi di euro all’Ucraina, che dovrebbe essere finanziato attraverso i beni russi congelati. In particolare, il governo guidato da Bart De Wever non ha ritenuto sufficienti le rassicurazioni messe sul tavolo da Ursula von der Leyen. Continua a leggere
Irricevibili le proposte uscite dal vertice di Berlino per Mosca, che infatti è lapidaria: «Non accetteremo truppe estere in Ucraina. Non promette bene la partecipazione dei Paesi Ue ai negoziati». Crosetto perplesso sull’ingresso di Kiev nell’Unione e nel Patto Atlantico. Nato e referendum sul Donbass: la guerra poteva finire già nel 2022. Zelensky ha capito che le sue mire hanno fallito. Ora però inizi a non ascoltare più l’Ue. Lo speciale contiene due articoli. Continua a leggere
Sharren Haskel, viceministro degli Esteri israeliano: «Roma va coinvolta nel Consiglio che troverà una soluzione per Gaza. Riconoscere la Palestina vuol dire rafforzare Hamas». La politica estera di Israele resta fondamentale per gli equilibri mediorientali che rimangono estremamente fragili a Sud, nella Striscia di Gaza, come a Nord in Libano e soprattutto in Siria. Sharren Haskel è il viceministro degli Esteri da oltre un anno e nonostante faccia parte del governo anche quando era membro del Likud, il partito di Benjamin Netanyahu, ne ha sempre rappresentato l’ala più liberale. Continua a leggere
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 17 dicembre con Flaminia Camilletti Continua a leggere
Nonostante gli allarmi e un’affluenza di oltre 2.000 persone per l’Hanukkah, le autorità di Sydney si sono fatte trovare impreparate. A intralciare gli assassini una coppia di eroi che ha lottato a mani nude prima di morire. In Israele cresce l’indignazione dopo le dichiarazioni del premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, che ha confermato come, nonostante gli allarmi preventivi provenienti da Gerusalemme e il moltiplicarsi di episodi antisemiti in Australia, alla cerimonia ebraica di Hanukkah svoltasi domenica a Bondi Beach fossero stati assegnati soltanto due agenti di polizia. Un presidio minimo per un evento pubblico che aveva richiamato circa 2.000 persone e che si è trasformato in una delle peggiori stragi della storia recente del Paese: 15 morti e 47 feriti. Continua a leggere
La Corte d’Appello giustifica il predicatore di Torino, noto anche per favorire la poligamia: «Episodi datati e isolati». Il governo ha cacciato 215 musulmani pericolosi, ma con questa liberazione la sicurezza è a rischio. Mohamed Shahin è «presente in Italia da oltre 20 anni, nonché perfettamente integrato e inserito nel tessuto sociale del Paese». Lo ha precisato in una nota, ieri, Alessandra Bassi, presidente reggente della Corte d’Appello di Torino, quella che ha bocciato il trattenimento dell’imam nel Cpr di Caltanissetta. La Verità ha scoperto che il predicatore è così ben «integrato e inserito» nel nostro Paese, che nella moschea di via Saluzzo, nel capoluogo piemontese, si mette a celebrare nozze poligame. Vietate dalle leggi nazionali. Le sue imprese, certo, non producono effetti giuridici. E lui rimane un «soggetto completamente incensurato», come hanno sottolineato i magistrati. Ma la sua non sembra una condotta da musulmano rispettoso dei costumi del Paese che lo ospita. E nel suo passato si annidano delle ombre: frequentazioni con noti jihadisti, che tuttavia le toghe hanno considerato irrilevanti. Continua a leggere
Negli Usa, il «Wall Street Journal» ammette di aver formulato previsioni sbagliate. Qui da noi invece i giornaloni fischiettano. Il Wall Street Journal ha chiesto scusa. Con un articolo in prima pagina ha riconosciuto che le previsioni fatte a inizio anno sull’economia americana erano sballate. Dazi, occupazione, entrate: alla fine i dati non sono stati così negativi come ci si sarebbe aspettati. O meglio: come ci raccontavano vari commentatori. Bene. Ma in Italia, i giornaloni quando chiederanno scusa per tutte le cose sbagliate che hanno raccontato ai lettori in questi anni? Le vogliamo mettere in fila? Se si parte dal periodo Covid bisognerebbe scrivere un’enciclopedia, tante sono state le balle spacciate per verità. Dai vaccini «garanzia di non contagiarsi e di non contagiare» per finire al green pass come soluzione finale per debellare il contagio. Continua a leggere
Dal 7 gennaio prossimo, ingresso a pagamento per i turisti alla Fontana di Trevi. Il Comune di Roma valuta un ticket da 2 euro. Centinaio (Lega): vogliono fare cassa. Due euro. È quello che dovranno pagare i turisti per poter vedere la Fontana di Trevi a Roma dal 7 gennaio. Eccetto per i romani, loro continueranno a entrare gratis. Una trovata, quella del Comune di Roma, che dovrebbe portare nelle casse urbane 20 milioni di euro, secondo quanto scrive il Corriere della Sera. Continua a leggere
Quella di ieri era solo un’udienza documentale, la decisione arriverà tra 60 giorni. Nessuno si aspettava una svolta, ma qualcuno sperava in una sorpresa almeno per le feste. Alla fine ha vinto la burocrazia. Non c’erano telecamere davanti al Tribunale dell’Aquila e questo era già un indizio: nessuno si aspettava la svolta della storia, per non dire il lieto fine. Ha vinto la burocrazia, il calendario della giustizia coi suoi tempi. Anche se siamo in Avvento e per i bambini l’idea di aprire ogni giorno una finestrella e godere della sorpresa è la prassi di queste settimane. Non c’è alcuna sorpresa tra le finestrelle e dunque finirà che la famiglia nel bosco resterà nella casa famiglia, «congelata» in quel freddo creato dal Tribunale dei minori, dove si tolgono i figli ai genitori in nome di un interesse superiore. Eppure, quell’interesse superiore molti italiani non lo vedono proprio. Anzi, vedono sempre più un sottile accanimento contro mamma Catherine e papà Nathan, una sfida muscolare tra giudici e genitori anche se i genitori da tempo sono scesi dalle loro posizioni più rigide pur di ritornare a casa. Che non è più la stessa nel bosco. Così come non sarà uguale al recente passato la scuola «formato famiglia», perché i genitori apriranno le porte a una maestra che seguirà il programma convenuto. Per non dire delle vaccinazioni: anche su quello mamma Catherine ha detto sì. Continua a leggere
Nuovo bavaglio del governo per difendere le «persone percepite come musulmane». Per anni il Regno Unito si è presentato come una sorta di Eden multietnico che, magicamente, sarebbe rimasto incontaminato da razzismo e discriminazione. Salvo poi accorgersi che la politica delle porte spalancate ha prodotto i consueti frutti dell’immigrazione selvaggia: criminalità, ghettizzazione, terrorismo. La rabbia popolare, com’è noto, è infine esplosa nelle strade e nelle piazze, con proteste di massa che hanno messo Sir Keir Starmer all’angolo. Continua a leggere
La mancata archiviazione può costare a Elkann pure la guida di Exor. Dall’ordinanza del gip emerge un ritratto machiavellico: avrebbe raggirato Stato italiano, fratelli e il notaio delle dichiarazioni dei redditi della nonna. Quanto può durare John Elkann al vertice di Stellantis e di Exor, la holding di casa Agnelli? La conseguenza dell’imputazione coatta per dichiarazione fraudolenta imposta dal gip Antonio Borretta può avere conseguenze dirompenti. Infatti i requisiti di onorabilità sono difficilmente negoziabili nei Paesi del Nord Europa in cui l’erede di casa Agnelli ha spostato il core business dei suoi affari, ma soprattutto le sedi legali. Certo, l’Olanda non è come gli Stati Uniti dove chi commette reati contro il fisco finisce in manette, ma le accuse che il giudice ha rivolto a John Elkann non suoneranno come benemerenze neanche ad Amsterdam e dintorni. L’imprenditore è accusato di avere ordito un piano articolato per evitare il pagamento delle tasse in Italia su «ingenti cespiti patrimoniali e redditi derivanti da tali disponibilità» e, «sotto il profilo ereditario», gli viene contestata «l’omessa regolamentazione della successione di Marella sulla base dell’ordinamento italiano», obiettivo raggiunto apparecchiando una finta residenza in Svizzera per la nonna. Un’«esterovestizione» che gli avrebbe consentito di cancellare la madre Margherita dall’asse ereditario: infatti nella Confederazione elvetica il testamento della nonna, che escludeva la figlia, era perfettamente valido. In Italia no. Per il giudice, lo spostamento della residenza a Lauenen, vicino a Gstaad, ha avuto come ultima e gradita ricaduta il mancato versamento (milionario) dell’imposta di successione. Un risparmio che, a giudizio della Procura, era, invece, la principale finalità degli indagati. Continua a leggere
Il gruppo di Federico Vecchioni, leader nel settore agroindustriale, raddoppia il valore della produzione grazie all’acquisto per 220 milioni della Fratelli Martini, azienda che realizza mangimi per animali e carne. Rilevato l’intero capitale, closing entro il prossimo maggio. Con l’acquisto della Fratelli Martini, il gruppo BF spa raddoppia quasi il giro d’affari avvicinandosi ai tre miliardi di fatturato l’anno. Il calcolo è presto fatto: il gruppo guidato dall’ad Federico Vecchioni a fine 2024 aveva messo a segno un valore della produzione di 1,5 miliardi, risultato che, se unito a quello della F.lli Martini di 1,2 miliardi, porta il totale del gruppo a 2,7 miliardi di euro. Si tratta a tutti gli effetti di una tra le più importanti operazioni nell’agroindustria negli ultimi dieci anni. Continua a leggere
Scontro totale tra Chiesa e governo, che rimprovera al capo della conferenza episcopale iberica un’intervista in cui ha invocato il ritorno alle urne. La replica di monsignor Luis Argüello: «Se si tratta del rispetto dello Stato di diritto, non possiamo rimanere neutrali». «Di fronte al rispetto delle norme fondamentali dello Stato di diritto», il presidente della Conferenza episcopale spagnola (Cee) non è «neutrale». Così Luis Argüello, capo dei vescovi e arcivescovo di Valladolid, ha replicato alla protesta formale del ministro della Presidenza e della Giustizia, Félix Bolaños, che in una lettera lo esortava: «Vi chiedo espressamente di astenervi dal violare la vostra neutralità politica e di agire con rispetto per la democrazia e il governo». Continua a leggere
La tutor lamenta che i piccini (6 e 8 anni) non sappiano leggere. Chissà quanti minori stranieri, allora, andrebbero prelevati. I bambini del bosco non conoscono l’alfabeto. Lo ha dichiarato ai giornali Maria Luisa Palladino, la tutor che segue i tre piccoli Trevallion, una bambina di 8 anni e due maschi di 6. Le frasi dell’esperta vengono riportate con enfasi da tutti i media. «Non sanno leggere, stanno imparando l’alfabeto», dice la Palladino. «La bambina più grande, sotto dettatura, sa scrivere solo il suo nome». Tanto è bastato per far ringalluzzire tutti i sostenitori dell’azione del tribunale dell’Aquila, i seguaci della Ragione secondo cui è stato sacrosanto allontanare questi piccoli della casa «fatiscente» e dai genitori svalvolati. Mancava, a ben vedere, un colpo a effetto, e ora eccolo: abominio, i bambini non sanno leggere! E il sottotesto ovviamente è: «Visto? Ve lo avevamo detto che era giusto togliere i minori dalle grinfie di quegli hippie mattoidi». Continua a leggere
Pure l’Italia scettica: i contadini temono l’invasione di prodotti low cost dal Sudamerica. Troppo debole per dimenticarsi che l’Assemblée nationale gli ha imposto con l’alleanza degli opposti, Jean-Luc Mélenchon e Jordan Bardella, di fare la voce grossa con Bruxelles, Emmanuel Macron ha annunciato il no della Francia al Mercosur. Ursula von der Leyen, però, sabato vuole volare a Brasilia per firmare l’accordo con Luiz Lula da Silva dopo 25 anni di trattative. Ma l’Eliseo intima l’alt alla presidente della Commissione che spinge come non mai per l’accordo di libero scambio, per spianare la strada alle esportazioni di auto e di farmaci tedeschi. Per Parigi, «nella sua forma attuale, il trattato non è accettabile». Continua a leggere
Ecco #DimmiLaVerità del 16 dicembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci spiega perché non ha più senso parlare di Isis e perché la islamofobia è un assist per i terroristi islamici. Continua a leggere
L’avvocato Fabrizio Gallo, difensore di Massimo Lovati, sostiene che l’inchiesta di Garlasco è segnata da errori gravi e irrisolti. Tra reperti non analizzati, scelte investigative discutibili e indizi sottovalutati, Gallo parla di una “vergogna giudiziaria” e chiede che si abbia il coraggio di ammettere gli sbagli. Continua a leggere
La rivelazione di Nicolò Zanon, ex presidente della Corte costituzionale: «Il potere delle correnti arriva anche sull’assegnazione dei tavoli in terrazza. I posti più belli erano di Magistratura democratica e Area». All’esame di diritto pubblico, una delle domande che possono capitare è la funzione del Consiglio superiore della magistratura. E un bravo studente ripeterebbe a pappagallo che «il Csm è un organo di governo autonomo, presieduto dal presidente della Repubblica, con lo scopo di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato». Almeno questo è quello che ci hanno insegnato a scuola. Ma la realtà è ben diversa. Continua a leggere